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AFRAGOLA. Caso Conad. L’attesa si allunga, l’udienza del Riesame slitta a Dicembre

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AFRAGOLA – Ieri doveva essere il giorno tanto atteso dalla politica afragolese, ma così non è stato. L’attesa e con essa l’angoscia di sapere la verità si allungano, per questioni tecnico-burocratiche l’udienza dove il Presidente della decima sezione del Tribunale del Riesame Valente dovrà ascoltare la posizione degli accusati in merito all’appello avanzato dal Pubblico Ministero si terrà presso il Tribunale Napoli Nord il 20 Dicembre 2018, mentre l’ordinanza del Riesame sarà emessa il 4 Febbraio 2018.

In poche parole bisogna aspettare il nuovo anno per sapere se l’assessore Aniello Baia, il consigliere Gennaro Giustino, l’ex vicesindaco Giovanni Giglio e altri quattro dipendenti comunali sono o meno meritevoli di una misura cautelare in base alle accuse mosse dal PM che vanno dalla induzione indebita al falso ideologico commesso da pubblico ufficiale in atti pubblici.

Solo dopo saputa l’ordinanza emessa dal Tribunale del Riesame, il PM farà ricapitare agli otto indagati – per l’ultimo, vista la collaborazione, non è stata richiesta misura cautelare – l’avviso della chiusura delle indagini. LI lavori giungono al termine di una lunga indagine condotta su delega della Procura del Tribunale Napoli nord dal Commissariato di Polizia di Afragola, dopo che su alcuni giornali locali, compreso Minformo, era apparsa la notizia dello strano caso del Conad di via Dorso.

A far accendere la lampadina agli inquirenti, sarebbero state alcune telefonate intercorse tra gli indagati, dove si parlava, con il proprietario del supermarket, di alcune assunzioni di amici e parenti che dovevano essere effettuate. Assunzioni poi fatte ma lavoro poi rifiutato dopo pochi mesi dagli affini degli indagati perché lo stipendio non rispecchiava le loro aspettative.

Tutto questo è al vaglio dei giudici che acquisiti gli atti sono lì a valutare le azioni da intraprendere. Tecnicamente le indagini non sono ancora concluse, lo saranno solo nel momento in cui il PM notificherà l’avviso di garanzia agli indagati e questo, come già scritto, avverrà solo dopo l’ordinanza del Tribunale del Riesame. Cosa farà la politica afragolese nel frattempo? Se lo stallo politico che Afragola sta vivendo è legato psicologicamente a questa triste vicenda, allora ci deve essere qualcuno che se ne debba accorgere e prendere provvedimenti. Al contrario, se questo non è il tema cardine dell’impasse, allora ci dovrebbe essere sempre un qualcuno che spieghi alla città, come mai si è fermi al palo. Come mai non si riesce a formare lo staff del sindaco. Come mai non si intercettano fondi, unica risorsa economica dell’ente afragolese al momento, visto che come dichiarato dal primo cittadino, non ci sono soldi per assumere nuovi dirigenti con art.110.

Quindi l’appello al sindaco è dovuto, al di là delle diatribe politiche interne e dei problemi giudiziari dei singoli elementi politici, la città viene prima di tutto. Mettere da parte e forse anche all’angolo le “preoccupazioni” e andare avanti per il bene della città.

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AFRAGOLA – Rapina shock al centro commerciale ‘Le Porte di Napoli’

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Ad Afragola, nel centro commerciale Le Porte di Napoli, è – da poco – avvenuta una rapina.
Ad intervenire, in via Santa Maria, sono stati i carabinieri di Casoria.
Da una primissima ricostruzione, da verificare, sembra che due persone armate, verosimilmente di pistola, avrebbero messo a segno un colpo in una gioielleria ubicata all’interno del centro commerciale, portando via con sè diversi gioielli e orologi, per poi darsi a gambe levate. 
Le indagini sono in corso. Non ci sarebbero feriti, né sarebbero stati esplosi colpi da arma da fuoco.

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Afragola, uomo sequestrato e picchiato da due uomini del clan

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La Procura di Napoli ha emesso due ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di due persone. I provvedimenti sono stati eseguiti dalla Squadra Mobile di Napoli e il Commissariato di Polizia di Afragola. Le due persone sono ritenute indiziate dei reati di sequestro di persona, detenzione e porto di armi, lesioni e rapina, con l’aggravante dal metodo mafioso.
I fatti sarebbero avvenuti ad Afragola e Somma Vesuviana, con un modus operandi del tutto brutale: la vittima sarebbe stata sequestrata per più di un’ora e picchiata in maniera reiterata.
Il movente è al momento ignoto.

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Afragola, perquisizioni Rione Salicelle: impiegati 200 uomini delle forze dell’ordine

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Numerose le perquisizioni eseguite al Rione Salicelle di Afragola (Napoli). L’operazione è stata compiuta da quasi duecento operatori delle diverse forze dell’ordine. Identificati diversi soggetti, tra cui uno sanzionato per detenzione di sostanze stupefacenti per uso personale, ed effettuati controlli finalizzati alla verifica del rispetto delle norme del Codice della Strada. Sette i veicoli sottoposti a sequestro amministrativo ed altri 5 rimossi perché già risultanti sequestrati o perché non muniti di assicurazione. Sotto sequestro anche: una pistola a salve priva di tappo rosso, circa 20 chilogrammi di tabacchi privi del marchio del Monopolio di Stato, alcuni involucri di cocaina ed altri di marijuana.

Hanno partecipato alle operazioni congiunte il personale della Squadra Mobile di Napoli, del Commissariato di Afragola, della Polizia Stradale, del Reparto Prevenzione Crimine Campania delle U.O.P.I., delle unità cinofile, dei Carabinieri del Gruppo Castello di Cisterna, del Reparto Mobile, dei Carabinieri della Compagnia di Casoria, e del Reggimento Campania.

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